Descrizione
La Via Iulia Augusta: un viaggio tra storia, natura e memoria
Il complesso archeologico costituito dal tracciato dell’antica via Iulia Augusta e dai monumenti funerari che su di essa si affacciano rappresenta un percorso storico naturalistico tra i più suggestivi della Liguria.
Immersi nei colori e negli odori tipici della macchia mediterranea, con una vista panoramica straordinaria sul mare e sull’isola Gallinaria, è infatti possibile ammirare i resti della necropoli meridionale del municipio romano di Albingaunum.
Grande è l’importanza storica di questa strada, sfruttata come via di collegamento fino al XIX secolo: essa prende il nome dall’imperatore Ottaviano Augusto che la fece costruire nel 13-12 a.C. e costituiva una via interregionale di lunga percorrenza e di collegamento tra l’area padana e centro italica con il territorio di Oltralpe, avendo il suo capolinea occidentale a La Tourbie presso Nizza.
Il percorso si snoda per una lunghezza di circa cinque chilometri tra la Chiesa di Santa Croce ad Alassio e l’abazia di San Martino ad Albenga. Si affacciano sulla strada i resti di nove edifici funerari databili tra il I e il II secolo d.C., vere e proprie tombe di famiglia, all’interno delle quali erano le sepolture.
Gli edifici sono nominati con lettere dell’alfabeto fin dalle prime indagini archeologiche condotte negli anni Trenta del secolo scorso da Nino Lamboglia: sono visibili in successione i recinti G, F ed E; i monumenti C, D, H, L; i recinti B e A.
Dei recinti si conservano sostanzialmente tratti dei muri adiacenti alla strada, tutti rivestiti in blocchetti squadrati e disposti in file orizzontali, secondo una tecnica edilizia assai diffusa in quest’area geografica e nella vicina Gallia con il nome di “petit appareil”.
Per avere un’idea di come doveva presentarsi la Iulia Augusta in piena età imperiale basta percorrere il tratto in cui sono allineati uno di fianco all’altro i quattro monumenti C-D-H-L: essi potevano essere ammirati dai viandanti in transito quale testimonianza del prestigio e della ricchezza del proprietario.
Il monumento C è il più antico (metà I secolo d.C.) e in origine, diversamente da tutti gli altri, doveva essere rivestito da un intonaco con decorazioni di cui restano alcune tracce.
A ridosso dei monumenti H e L, di cui sopravvive un lungo e poderoso muro, sono state scavate una quarantina di tombe, i cui cospicui corredi ricchi di oggetti in vetro e non solo, sono in parte visibili nell’allestimento espositivo a Palazzo Oddo ad Albenga.
Oltre agli edifici della necropoli si può apprezzare ancora un tratto di antico selciato fiancheggiato da marciapiedi (margines): erroneamente interpretato in passato come l’unico conservato della via romana è piuttosto riferibile ad età storica (medievale), costituendone uno dei molti rifacimenti attuati nel corso dei secoli in seguito a frane e smottamenti.
Dott.ssa Marta Conventi
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Liguria
Il complesso archeologico costituito dal tracciato dell’antica via Iulia Augusta e dai monumenti funerari che su di essa si affacciano rappresenta un percorso storico naturalistico tra i più suggestivi della Liguria.
Immersi nei colori e negli odori tipici della macchia mediterranea, con una vista panoramica straordinaria sul mare e sull’isola Gallinaria, è infatti possibile ammirare i resti della necropoli meridionale del municipio romano di Albingaunum.
Grande è l’importanza storica di questa strada, sfruttata come via di collegamento fino al XIX secolo: essa prende il nome dall’imperatore Ottaviano Augusto che la fece costruire nel 13-12 a.C. e costituiva una via interregionale di lunga percorrenza e di collegamento tra l’area padana e centro italica con il territorio di Oltralpe, avendo il suo capolinea occidentale a La Tourbie presso Nizza.
Il percorso si snoda per una lunghezza di circa cinque chilometri tra la Chiesa di Santa Croce ad Alassio e l’abazia di San Martino ad Albenga. Si affacciano sulla strada i resti di nove edifici funerari databili tra il I e il II secolo d.C., vere e proprie tombe di famiglia, all’interno delle quali erano le sepolture.
Gli edifici sono nominati con lettere dell’alfabeto fin dalle prime indagini archeologiche condotte negli anni Trenta del secolo scorso da Nino Lamboglia: sono visibili in successione i recinti G, F ed E; i monumenti C, D, H, L; i recinti B e A.
Dei recinti si conservano sostanzialmente tratti dei muri adiacenti alla strada, tutti rivestiti in blocchetti squadrati e disposti in file orizzontali, secondo una tecnica edilizia assai diffusa in quest’area geografica e nella vicina Gallia con il nome di “petit appareil”.
Per avere un’idea di come doveva presentarsi la Iulia Augusta in piena età imperiale basta percorrere il tratto in cui sono allineati uno di fianco all’altro i quattro monumenti C-D-H-L: essi potevano essere ammirati dai viandanti in transito quale testimonianza del prestigio e della ricchezza del proprietario.
Il monumento C è il più antico (metà I secolo d.C.) e in origine, diversamente da tutti gli altri, doveva essere rivestito da un intonaco con decorazioni di cui restano alcune tracce.
A ridosso dei monumenti H e L, di cui sopravvive un lungo e poderoso muro, sono state scavate una quarantina di tombe, i cui cospicui corredi ricchi di oggetti in vetro e non solo, sono in parte visibili nell’allestimento espositivo a Palazzo Oddo ad Albenga.
Oltre agli edifici della necropoli si può apprezzare ancora un tratto di antico selciato fiancheggiato da marciapiedi (margines): erroneamente interpretato in passato come l’unico conservato della via romana è piuttosto riferibile ad età storica (medievale), costituendone uno dei molti rifacimenti attuati nel corso dei secoli in seguito a frane e smottamenti.
Dott.ssa Marta Conventi
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Liguria
Indirizzo e punti di contatto
| Nome | Descrizione |
|---|---|
| Indirizzo | Via Iulia Augusta - Alassio - Albenga |
Mappa
Indirizzo: Via Julia Augusta, 4, 17021 Regione Monti SV, Italia
Coordinate: 44°1'33,2''N 8°11'42,6''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Accessibile con i mezzi a motore alle estremità di Alassio ed Albenga.
Percorribile a piedi e in bicicletta.
Percorribile a piedi e in bicicletta.